Uno che sognava il riscatto popolare... anche a 95 anni

«Gli italiani, gli intellettuali, gli artisti sono poco coraggiosi; sono stati vent’anni sotto un governo fascista ridicolo, con un pagliaccio che stava lassù […] Eravamo tutti contenti: c’era uno che guidava lui, pensava lui. “Il Mussolini ha sempre ragione, lasciamolo lavorare”. E tutti che lo applaudivano. Ora c’è il grande imprenditore, che dice: “lasciatemi governare, votatemi, perché io mi sono fatto da solo, sono un lavoratore, sono diventato milionario e vi farò diventare tutti milionari”. Sono 15 anni che tutti quanti aspettano di diventare milionari. Gli italiani sono fatti così:

L'errore tecnico secondo il dizionario Minzolini

La definizione di errore tecnico secondo il Minzolini:

Errore tecnico [er-rò-re tè-cni-co] (s.m., agg.)
Che riguarda la realizzazione pratica di un servizio sulle manganellate della polizia agli studenti del 24 novembre 2010, allontanandosi dalle cognizioni temporali e dal contesto spaziale, dovuto ad evento accidentale nel corso dell'attività redazionale che fortuitamente coinvolge un redattore che staccando le chiappe dalla sedia ed allontanandosi dalla scrivania

Occupare le scuole per trasformarle in parchi dell'intelligenza attraente

"Bisogna davvero coltivare la stupidità con una prolissità ministeriale per non revocare immediatamente un insegnamento che il passato impasta ancora con i lieviti ignobili del dispotismo, del lavoro forzato, della disciplina militare e di quell'astrazione, la cui etimologia - abstrahere, tirar fuori da - esprime bene l'esilio da sé, la separazione dalla vita". Così si esprimeva Raoul Vaneigem nel 1995, nel primo capitolo del suo "Avviso agli studenti".
Coltivare la stupidità è proprio quello che hanno tentato di fare i governi italiani che si sono succeduti in particolare negli ultimi 10 anni,

Taglio ai fondi del 5 per mille: un altro tassello di un brutto mosaico

Il taglio che con la Legge di stabilità questo governo ha operato sul "5 per mille" è di per sè scandaloso. Gli aspetti da considerare nel caso specifico sono due: il non rispetto delle decisioni dei cittadini; la messa in crisi delle attività del terzo settore.
La scelta della destinazione del "5 per mille" è fatta dal cittadino, che con la dichiarazione dei redditi decide di versare quella quota direttamente alle associazioni. Sostanzialmente la mia opzione con molta probabilità non verrà rispettata ed il mio "5 per mille", anzichè essere versato all'associzione da me scelta, sarà verosimilmente incamerato dallo Stato,

Maroni al ballo mascherato delle celebrità

Il panegirico che dovevamo aspettarci da Maroni, ieri sera alla terza puntata di "Vieni via con me", è arrivato dal campione della lotta alla criminalità organizzata che passivamente accetta i tagli ai fondi per le forze dell'ordine; della lotta all'immigrazione clandestina, che non risparmia cartucce da sparare contro poveri migranti in fuga da miseria e guerre; il campione dell'ordine pubblico a suon di manganellate. Ovviamente campione è quella che immagino possa essere un'autodefinizione di Maroni, magari non detta, ma credo intimamente pensata. Certamente è più o meno l'etichetta che i suoi sostenitori gli affibbiano addosso.

Il papa: "non discriminate quelle persone innaturali"

Scrive Joseph Ratzinger nel suo libro "Luce del mondo", scritto insieme ad un giornalista tedesco, che «L'omosessualità rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto»...[se non fosse per quel maledetto libero arbitrio, eh?!]... «Se qualcuno presenta delle tendenze omosessuali profondamente radicate queste tendenze hanno un certo potere su quella data persona, allora questa è per lui una grande prova, così come una persona può dovere sopportare altre prove»...

La guerra della firme che lascia tutti soli (non solo Saviano)

Riflettevo su come cominciare questo post e mi era venuto in mente un inizio che avrebbe dovuto essere pressappoco questo: "Sia chiaro, Il Giornale mi fa schifo. Non sopporto quelle teste di Feltri, né le teste di Sallusti. La campagna contro Saviano lanciata ieri da quel quotidiano è ignobile".
Poi, continuando la riflessione mi sono detto: "Ecco, ci sto cascando...".

Prendere la mafia per i maroni, non basta

Oggi sono in vena di congetture e perciò, a leggere la notizia dell'arresto di Antonio Iovine, boss della Camorra latitante da oltre 14 anni, mi viene da pensare che il capo-clan, per sfuggire alla cattura, si fosse rifugiato in un qualche cilindro magico, di quelli dai quali anche i prestigiatori alle prime armi tirano fuori fazzoletti e colombe. Sembra che Iovine possa rappresentare la colomba del cilindro di Maroni, ovviamente nel senso di simbolo della pace concessa a Saviano, dopo le polemiche scaturite dal monologo dell'ultima puntata di "Vieni via con me" dello scorso 15 novembre. E invece no, il boss latitante non era nascosto in un cilidro magico, ma in un normalissimo appartamento a Casal di Principe. Quando si dice che le i nascondigli migliori sono quelli più banali. Come il portafogli che cerchi in tutta casa senza trovarlo e poi ti accorgi di averlo in tasca.

Domani raccolgo una cartaccia da terra e poi mi consegno ai carabinieri

Domani raccoglierò qualche cartaccia da terra, me la porterò a casa e poi chiamerò i carbinieri. Mi autodenuncierò per raccolta abusiva di rifiuti e deposito non autorizzato sul balcone di casa. Sarà piccolo, come deposito temporaneo di rifiuti, ma sarei solo all'inizio. Non aspetterò che il deposito cresca, né che il mio vicino mi quereli: mi costituirò per quel reato che avrò commesso. E lo farò in solidarietà a Zoundi Koubdi, padre di dieci figli, residente a Caneva nel rispetto delle regole imposte dalla xenofoba legge Bossi-Fini.

Quello che Bersani e Fini avrebbero dovuto imparare da Rachid, Sajad, Arun e Jimi

Sì, l'ho rifatto. Ieri sera mi sono messo davanti alla TV e ho guardato il programma di Fazio e Saviano "Vieni via con me". Lo ammetto, non sono stato costante perchè ho avuto bisogno di interruzioni per ristabilire momenti di attenzione. Si tratta, ovviamente, di gusti personali che stimolano la personale concentrazione.
Non mi sono distratto durante gli elenchi delle cose di sinistra (sic!) e di destra pronunciati rispettivamente da Bersani e da Fini. Devo essere onesto: le differenze si sono notate. Bersani parla di mondo mentre Fini di Italia, per esempio, e non è questione di poco conto.

Cibo gratis per i bisognosi, negato a migranti e rom. Vergognosa iniziativa a Montesilvano

immagine tratta da Indymedia Abruzzo
Ce lo ripetiamo continuamente: la sinistra deve tornare in strada. Deve tornare a fare politica tra la gente. Deve, la sinistra, mostrarsi utile, far vedere di esserci dove ce n'è bisogno ed il bisogno è quello quotidiano dell'indigenza, della precarietà del lavoro, dell'assenza dei servizi elementari di assistenza.
Bisogna tornare in strada perchè anche culturalmente se ne sente il bisogno, e il dilagare della Lega Nord nel Settentrione d'Italia e le manifestazioni dei più diversi razzismi in tutta la Penisola, sono una evidente espressione di quella necessità.

Caro Saviano, ogni tua inesattezza può essere un lubrificante della macchina del fango

Caro Saviano,
ho ascoltato il tuo monologo di lunedì scorso 8 novembre, nella trasmissione "Vieni via con me". A distanza di qualche giorno, ancora mi tormento ripassando a mente quello che avevi da dire. La tua narrazione, come sempre accade, schiaccia sguardi e orecchie sui televisori, attenti a recepire le tue parole ed i tuoi gesti, le tue espressioni ed i tuoi messaggi.
Il titolo sul tuo monologo era già un messaggio abbastanza chiaro e condivisibile nel principio: gli effetti della "macchina del fango" sulla democrazia.

Tutti zitti mentre diventava legge il ricatto sul lavoro

immagine tratta dal sito USB
Sapete cos'è successo il 19 ottobre scorso? Certo, basta dare un'occhiata alle prime pagine di quasi tutti i quotidiani: il Senato ha approvato, anche con il voto dei finiani, il Lodo Alfano, con applicazione retroattiva. Bocche aperte dalla meraviglia per il fatto che un gruppo parlamentare, guidato dal presidente della Camera appartenente alla maggioranza di centro-destra, che conta ministri importanti nel governo, il cui leader è stato in precedenti governi Berlusconi vice del presidente del consiglio e ministro degli esteri, che più volte negli ultimi 15 anni si è scagliato contro Berlusconi e poi è tornato mestamente sui suoi passi; meraviglia, si diceva, che un gruppo parlamentare così caratterizzato abbia votato lo scandaloso provvedimento salvasilvione. E il giorno dopo, titoli a nove colonne su quasi tutti i giornali.

Saviano, gli schizzi di fango e la democrazia.

Lo premetto a rischio di apparire fazioso: non sono affascinato da Roberto Saviano e Fabio Fazio non lo considero uno al pari di Gianni Minà nel condurre le sue interviste, che sono fatte di domande meno taglienti del mio rasoio già troppe volte usato. Questa mia considerazione, però, non ha niente a che fare con il pregiudizio o con l'opportunismo che fa muovere critiche per difendere una posizione scomoda. In questa seconda casistica includo facilmente Il Giornale e Libero, che oggi, però, hanno avuto il merito di migliorare il mio umore. Sì perchè, dopo aver letto gli articoli dei quotidiani bollettini del padrone, relativi alla trasmissione di ieri "Vieni via con me", mi sono sentito bene, egoisticamente parlando. Quegli articoli hanno rafforzato la mia autostima.

Nimby? No, Aimby. E non riguarda i cittadini.

Quando da certi ambienti senti pronunciare la parola ambientalista, ti accorgi che l'uso che ne viene fatto è dispregiativo. O comunque è considerata un aggettivo peggiorativo. Se la lingua italiana lo permettesse, direbbero probabilmente "ambientalaccio" o "ambientalastro".
Soprattutto quel significato è dato ogni volta che un'associazione, un partito e anche un gruppo di cittadini senza precisa collocazione organizzativa oppongono dei No ad un progetto considerato dannoso per l'ambiente e la salute pubblica. Si tratta del modo più semplice per bollare negativamente un movimento senza il fastidio di dover argomentare le proprie ragioni.

Google Traduttore vota Berlusconi

Quante volte vi è capitato di osservare come, discutendo di politica, di elezioni o di affari nazionali o internazionali, sembra che nessuno o in pochissimi abbiano votato Berlusconi? Tante volte, vero? A volte c'è chi si nasconde dietro la segretezza del voto; altre volte si ostenta un più diffuso qualunquismo. Qualcuno ripudia scelte fatte, altri abbozzano risposte confuse.
Eppure è stato trovato chi, senza timori dei commenti altrui dichiara senza mezzi termini la propria preferenza politica. Lo fa in tutte le lingue che conosce, e ne sono tante. Chi è? Il poliglotta web per eccellenza: Google traduttore.
Non ci credete? Provate a fare la traduzione dall'italiano all'inglese, oppure al francese o spagnolo della frase "non ho votato Berlusconi". Ecco cosa viene fuori...

Chernobyl corre sui binari

Il nucleare sicuro è ancora un miraggio e lo dimostra il numero degli incidenti che in tutto il mondo si verificano ogni anno. Di tutti quello accaduto a Chernobyl è il più eclatante, tra le peggiori (forse la più devastante) tra le catastrofi ambientali europee e mondiali. Ma se Chernobyl cammina sui binari, allora i rischi aumentano. Oggi stiamo correndo quei rischi, in un colpevole silenzio generale!
Tra domani e dopodomani, infatti, un treno di undici vagoni-container di scorie nucleari attraverserà da Ovest ad Est tutta la Francia e poi parte della Germania, con il suo potenziale radioattivo stimato a più del doppio della radioattività emessa nel disastro di Chernobyl.

Cretini (in senso etimologico) omossessionati

Leggo su Pontifex un articolo piccolo ma assolutamente squallido. Un minestrone di supponente superiorità dogmatica, ignoranza (proprio nel senso di ignorare) e deficienza (nel senso di deficere... di elementi validi a supportare il contenuto dell'articolo).
Il riferimento è alla omofoba battuta sui gay del Signore di Arcore. In quell'articolo l'autore tenta di attribuire ad una fantomatica eterofobia, una manipolazione delle parole di Berlusconi.

Le risate volgari che ci seppelliranno

Nichi Vendola si rivolge a Berlusconi, invitandolo a lasciare. Ma prima ancora riflettere sul suo avanspettacolo, sulle sue battute e barzellette che feriscono. Impresa vana, quella che Vendola tenta con il suo video-messaggio, più utile in una puntata di Stranamore che a ridare dignità istituzionale al ruolo che Berlusconi ricopre. D'altronde, Vendola conclude definendo Berlusconi "sultano d'Occidente", come pensare possa essere efficace un messaggio buttato nell'etere?

Berlusconi sui gay. Può avere ragione lui?

All'inaugurazione del Salone della Moto a Milano, Silvio Berlusconi così si esprime: «Meglio appassionato di belle ragazze che gay». Io credo che una persona, nel dare i suoi giudizi debba avere cognizione di causa. E non è detto che Berlusconi non ce l'abbia, questa cognizione, che vorrebbe dire che il presidente del consiglio avrebbe dato solo una personale valutazione di merito in base alle proprie esperienze. Se così fosse, cosa si potrebbe rimproverargli? Certo certo, Berlusconi, dal basso dei suoi istinti machisti difficilmente ammetterebbe esperienze sessuali trasversali.

Il ministero del lavoro ritiri quello spot vergognoso

Manifesti USB visibili a questo link
Riporto la mail che mi ha inviato Marco Bazzoni (RLS di Firenze), che insieme a Andrea Bagaglio (Medico del Lavoro di Varese), Leopoldo Pileggi (RLS di Correggio) e Daniela Cortese (RSU/RLS Telecom Italia Sparkle di Roma), sta promuovendo una giustissima campagna per il ritiro dello scandaloso spot del Ministero del Lavoro, relativo alla sicurezza sul lavoro. O meglio, uno spot sulla concezione che questo governo ha della sicurezza sul lavoro.
Ovviamente ho dato la mia adesione più convinta, condividendo pienamente l'iniziativa ed il suo contenuto. Invito tutti a fare altrettanto.
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