Due anni senza sicurezza lavoro. Lo vuole il governo.


Il vizietto di inserire modifiche alle norme che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori, là dove sono meno notate (sarebbe il caso di dire là dove non batte il sole), questo governo non l’ha perso. Già nel 2008, ad esempio, con il decreto “antifannulloni” di Brunetta, era stata eliminata la causa delle reiterate violazioni sul mancato rispetto degli orari di lavoro per la sospensione dell'attività imprenditoriale. Oggi, tra le pieghe del decreto sviluppo in corso di approvazione, all’articolo 69  si leggono “misure di semplificazione in materia di sicurezza sul lavoro”. Il governo Berlusconi sta muovendosi con l’intenzione di peggiorare ancora e drammaticamente il TU sulla sicurezza lavoro, intervenendo negativamente, tra l’altro, anche in quelle parti normative per quali è aperta una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per le modifiche già adottate nel 2009.

Innalzamento dell'età pensionabile: così si ammazzano gli anziani


La volontà di innalzare l’età pensionabile, per risolvere i problemi economici del Paese ha dell’assurdo.  Rispondere ai diktat europei colpendo la parte più povera della popolazione italiana è di per sé inaccettabile. Se solo ci fosse l’onestà di citare i dati divulgati dall’INPS attraverso il suo rapporto annuale, cadrebbero tutti gli argomenti che pretestuosamente si rivolgono alla necessità di mettere mano alle pensioni. Bastano pochi dati per mettere in mostra quando l’argomento pensioni sia pretestuoso ai fini dei conti pubblici.

I banchieri anarchici degli scontri di Roma

Foto tratta da Facebook
A pochi giorni dalla manifestazione del 15 ottobre di Roma né ho sentite e lette tante. C’è chi inneggia a chi ha fatto la sua guerriglia (e sottolineo sua); chi addita quelle stesse persone incappucciate come teppisti. Cosa sono e cosa rappresentano io non lo so. Ma il fenomeno più che etichettato andrebbe capito.

"Rivoluzione culturale" della decrescita: impossibile progetto politico


Soprattutto in questo periodo di profonda crisi economica e del capitalismo come sistema, si parla insistentemente anche di decrescita, sistema economico anticonsumista ed ecologista di cui Serge Latouche, economista, antropologo e filosofo francese è tra i principali ispiratori.
Secondo lo stesso Latouche, la «via della decrescita è un'apertura, un invito a trovare un altro mondo possibile … è una conversione di se stessi e degli altri». Presupposto indispensabile per percorrere la via della decrescita e perciò di un cambiamento reale è la realizzazione del «programma radicale, sistematico, ambizioso delle "otto R": rivalutare, ridefinire, ristrutturare, rilocalizzare, ridistribuire, ridurre, riutilizzare, riciclare». Insomma, per il «il cambiamento di rotta oggi necessario» ci vuole,

Donne e uomini merce di scambio per affari finanziari



30.000 lavoratrici e lavoratori da gettare in mezzo ad una strada. 30.000 dipendenti pubblici da sacrificare sull’altare del finanza, se si vogliono ricevere 8 miliardi di euro di aiuti. 30.000 persone in carne ed ossa che dovranno essere licenziate perchè la Grecia ricevera aiuti economici che nemmeno risolveranno la crisi. 30.000 persone licenziate è il nuovo prezzo che la Grecia dovrebbe pagare alla cosiddetta troika, formata da BCE, FMI e UE. Persone in carne ed ossa, donne, uomini, madri e padri di famiglia, lavoratrici e lavoratori, sono dunque considerati merce di scambio per gli affari finanziari tra governi e la toika.

La troika ci tiene al risanamento del debito greco. Ma la questione non è ovviamente leggibile in chiave filantropica:
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