Ciao bambino,
come va? Così così, eh?! Lo so, c’è quello 'strillacchione' che parla di te e ti
usa come due dita in gola. Come due dita in gola, sì. Tu non lo sai, sei
piccolo, ma funziona proprio così: quando una persona è ubriaca, con lo stomaco
sottosopra per il troppo bere, di solito arriva un amico di baldorie, ma più sobrio,
che gli fa mettere due dita in gola e lo fa vomitare. A quello ubriaco non è
che gli passa la sbronza… Cos’è la sbronza? Hai ragione, che ne sai… la
sbronza, l’ubriacatura. Dicevo che quello, dopo aver vomitato è ancora ubriaco,
ma con lo stomaco sta meglio e se ne può tornare al bar pensando che gli è
passata e può bere di nuovo.
Vedi, con
Grillo e le sue sparate xenofobe funziona più o meno allo stesso modo. Ci sono
persone che se ne sono bevute troppe di parole d’odio e così si sono ubriacate.
A queste persone è stato detto ad esempio che se non hanno un lavoro è colpa dei tuoi genitori che glielo rubano e perciò sono povere. Certo, lo so, nemmeno tu te la passi troppo bene e
poi il lavoro non è una cosa che si ruba. Insomma, il lavoro spesso e
volentieri ti spacca la schiena e non ti fa campare lo stesso. E troppo spesso
ammazza. Chi ruberebbe una cosa che ammazza se stessi? Il lavoro di solito lo
dà un signore che se la passa meglio di me e di te e che con me e con te
(quando sarai grande) diventa un po’ più ricco di quanto è oggi. Cosa dici, se
Grillo questa cosa la sa? Non saprei, lui è già ricco…
Ad ogni
modo, dicevo che a quelle persone è stato detto che i tuoi genitori gli rubano il
lavoro e dentro casa e quelle persone si
sono ubriacate con quelle parole. Solo che in questo caso non dice ‘ubriacatura’:
si dice ‘xenofobia’. Parola difficile, lo so. Ma purtroppo ti toccherà
impararla. Quell’ubriacatura, quella xenofobia, ha fatto venire tanti mal di
pancia a quelle persone e ‘sto mal di pancia si chiama rabbia, odio. E Grillo sai
che fa? Quello 'strillacchione' una volta spiega come possono i carabinieri
picchiare un marocchino; un’altra volta dice che i rom sono come una bomba ed
ora che tu non sei italiano, pure se sei nato qui, diventerai grande qui e
parliamo la stessa lingua. E questi argomenti sono proprio come due dita in
gola a quelle persone ubriache, che vomitano la loro rabbia sui tuoi genitori,
su un ministro di origine congolese, su persone di etnia rom e su di te. Poi si
sentono un po’ meglio, ma restano ubriachi e intanto si bevono altre stupidaggini xenofobe. Insomma, scaricano così un po’ d’odio,
qualche volta a parole e qualche altra con qualche randellata, e restano
xenofobi. Chi ci guadagna? Quelli già ricchi.
Anche io ho
figli, sì. Uno è quello lì, si chiama Nicola. Dici che ha uno strano colore? Di
cosa? Ah, delle scarpe. Sì, lo so. A lui piacciono tutti i colori ed allora le
ha volute così, molto colorate. Se vuole giocare con te? Vai, chiediglielo tu:
vi capite benissimo.
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