Lo
scorso lunedì, presso il ministero dello Sviluppo Economico a Roma, si è
discusso della fallita riconversione Golden Lady. Una vertenza
travagliata, drammatica ed al limite del grottesco, che ha coinvolto
quasi 400 lavoratrici e lavoratori di un’area industriale depressa e che
dopo anni non trova soluzione. Centinaia di persone non sono state
ricollocate per diverse responsabilità.
Del
governo nazionale, che non ha posto alcun controllo sulla fase di
riconversione dello stabilimento Golden Lady, sulla quale sono
intervenute due aziende: la Silda Invest e la New Trade. Inoltre, il
governo Monti, che mesi fa condusse la trattativa per la riconversione,
da un giorno all’altro ha sottratto i fondi previsti per la formazione
on the job, con il voto favorevole di PD e PDL, non permettendo la piena
ricollocazione in Silda Invest dei dipendenti Golden Lady.
Responsabile
della situazione odierna è anche la New Trade, che con un atteggiamento
che più volte abbiamo condannato, ha potuto finora licenziare e
chiudere la fabbrica a propria discrezione, senza che le istituzioni, e
quindi anche la Regione Abruzzo, si siano sentiti in dovere di
proferire parola. È bene ricordare che la New Trade avrebbe dovuto
ricollocare oltre 100 dipendenti Golden Lady, ma che allo stato attuale
poco più di dieci lavorano per quell’azienda.
Uno
scandalo che la Regione Abruzzo è rimasta a guardare, sul quale come
Rifondazione Comunista abbiamo depositato un’interrogazione alla quale,
dopo sei mesi, la Regione non si è ancora degnata di dare risposta.
Eppure non ci meravigliamo, visto che la Regione Abruzzo, come
denunciano giustamente le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti nella
vertenza, non è stata capace nemmeno di fare un minimo di monitoraggio
sulla riconversione.
L’indifferenza
della Regione Abruzzo sul caso Golden Lady (come su altre vertenze), è
dimostrato dall’irritante noncuranza con la quale i suoi vari esponenti,
Gianni Chiodi in primis, evitano il confronto con le lavoratrici ed i
lavoratori, che non perdono occasione per ricordargli il loro dramma.
Ultimo di tanti casi, la vistosa presenza di dipendenti Golden Lady
all'inaugurazione del rifacimento del centro storico di Villalfonsina, dove Gianni Chiodi aveva fatto la sua abituale passerella.
Con
l’ennesima assenza della Regione Abruzzo al confronto sulla vertenza
Golden Lady, registrato lo scorso lunedì al ministero dello Sviluppo
Economico, si è data l’ennesima prova dell’incapacità della giunta di
Gianni Chiodi a risollevare le sorti di un Abruzzo che dall’inizio della
crisi ha perso 10.000 posti di lavoro.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC Abruzzo
Carmine Tomeo, responsabile Lavoro PRC Abruzzo
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