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Quel Porcellum di Grillo

"L'attuale fregola per modificare la legge elettorale deriva dalla paura di mollare le poltrone, e forse anche il governo". Parola di Beppe Grillo, che oggi dal porcellum potrebbe trarre vantaggio. "Con il Porcellum - continua Grillo in post sul suo blog - del quale per tutta una legislatura non è fregato nulla a nessuno, il M5S potrebbe ottenere il premio di maggioranza".

Ma non era proprio il porcellum una legge elettorale per mantenerle le poltrone? E come no, lo diceva pure il buon Beppe che il porcellum serve per fare eleggere in Parlamento "madri, amanti, figli e cognati". Il Beppe-pensiero di quattro anni fa, quando Pizzarotti non era sindaco di Parma ed il partito di Grillo non vantava i recenti risultati elettorali, era ben diverso da quello di oggi. Tanto che dal palco del V2-Day, il 25 aprile 2008, Beppe lanciava il "Verbo" che si scagliava contro quel porcellum che aveva costretto gli italiani a "votare delle elezioni assolutamente incostituzionali, assolutamente irregolari e fuori legge".

E lo scriveva pure Beppe che "La legge elettorale è incostituzionale". Non solo, ma con il Porcellum "ci hanno trattati come bestie che possono fare solo una X su un simbolo", dichiarava in un suo post il buon caro vecchio Beppe.

E ora? E ora i tempi sono cambiati. Beppe vede per il M5S la poltrona vicina vicina e magari gli fa gola come a un bambino fa gola la marmellata sul tavolo. Perciò Beppe avrà intuito che due conti conviene che se li faccia pure lui ed che dove si mangia in due si può mangiare pure in tre.



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